“Per un uso corretto del linguaggio scientifico”… SCARICATE QUI l’articolo del prof. Roberto Caprara pubblicato su Umanesimo della Pietra, luglio 2012.
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Centro Internazionale di Documentazione dell’Habitat Rupestre: firmato il protocollo d’intesa
In data 28 settembre 2012 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per il Centro Internazionale di Documentazione dell’Habitat Rupestre tra il Sindaco di Massafra, dott. Martino C. Tamburrano, e il presidente dell’Archeogruppo “E. Jacovelli”, sig. Antonio Caprara.
Con la firma di tale atto, già deliberato in precedenza dalla Giunta Comunale, la fase di organizzazione del Centro di Documentazione entra nel vivo.
È un grande risultato per l’Archeogruppo che è stato capace di reggere il confronto a livello scientifico con le Università degli Studi di Firenze e con quelle di Valencia, di Parigi, di Atene e di Istanbul, nonchè di uscire concretamente dalla fase di semplice studio del patrimonio rupestre per passare alla fase di progettazione di interventi di valorizzazione. Il Centro di Documentazione agirà in tal senso non solo per mettere a disposizione dei ricercatori gli studi già disponibili ma soprattutto per promuovere la valorizzazione di tale risorsa, l’Habitat Rupestre appunto, che altrove nei Paesi partner è ormai in fase avanzata il riutilizzo per gli usi più disparati (bar, ristroranti, botteghe artigiane, studi professionali, alberghi a 5 stelle).
Qualche flash dalla Cappadocia
Cliccare sulle immagini per ingrandirle…
07/09/2011 : Comune di Goreme, ricevuti dal sindaco Nuri Cingil (al centro della foto)
da sinistra: il Console, VELI TOREN (VELI@ARGEUS.COM.TR ) – l’assistente della prof.ssa Angarolo, SIG.RA PAOLA (interprete) – PROF.SSA ANGAROLO – DOMENICO CARAGNANO – il Sindaco di Goreme NURI CINGIL (BASKAN@GOREME.BEL.TR – NURICINGIL@GMAIL.COM) – PINO FAZIO (Società Friulana di Archeologia) – ANTONIO LA SELVA – il Direttore del Museo di Nevsehir, DOTT. ARCHEOLOGO MURAT E. GULYAZ (MGULYAZ@HOTMAIL.COM – MURATGULYAZ@YAHOO.COM) – l’architetto BENIAMINO POLIMENI.
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Nella chiesa di Tulliak in fase di restauro dal gruppo italiano della Università della Tuscia, guidato dalla prof.ssa Angarolo
da sinistra: UMBERTO RICCI – il Console VELI – il Sindaco di Goreme, NURI CINGIL – la prof.ssa ANGAROLO – il Direttore del Museo di Nevsehir, Archeologo ARCHEOLOGO MURAT – DOMENICO CARAGNANO – ANTONIO LA SELVA Continua la lettura di Qualche flash dalla Cappadocia
Missione Cappadocia
Un nutrito gruppo di soci dell’Archeogruppo “E. Jacovelli” di Massafra e di altri studiosi si appresta a partire per una missione di ricerca e studio nella regione della Cappadocia, in Turchia, famosa per la presenza di una miriade di insediamenti e chiese rupestri scavate nei fianchi dei coni d’erosione detti romanticamente “coni delle fate”. La missione fa parte integrante del progetto “Cultural Rupestrian Heritage in the Circum-Mediterranean Area Common Identity, New Perspective”, cofinanziato dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, eseguito già in parte coi due Convegni internazionali tenuti a Massafra nel mese di Ottobre del 2010 e nel mese di maggio del 2011 a cui hanno partecipato i partner del Progetto e cioè l’Università di Firenze per l’Italia, il Politecnico di Valencia per la Spagna, l’Ecole Nationale Superieure d’architecture Paris La Vallette per la Francia, il National and Kapodistrian University of Athens per la Grecia nonché Kadir Has University Istanbul per la Turchia, nonché numerosi ricercatori di ben 10 Università italiane e di una ventina di Enti e Fondazioni sia italiane che straniere. La missione, col coordinamento storico di Roberto Caprara e con l’organizzazione di Giulio Mastrangelo, sarà guidata sotto il profilo scientifico da Franco dell’Aquila, esperto dell’architettura dell’habitat rupestre, con la partecipazione di Domenico Caragnano, esperto degli affreschi delle chiese rupestri, anche nella veste di Direttore del Museo del Territorio di Palagianello, di Pino Fazio, esponente della Società Friulana di archeologia, da Beniamino Polimeni dell’Università del Mediterraneo, dal fotografo Umberto Ricci, uno dei soci fondatori dell’Archeogruppo, e dallo speleologo Antonio Laselva di Santeramo in Colle. Tutti con una grande esperienza di ricerche sugli insediamenti rupestri.
Nel programma della missione in Cappadocia è prevista una serie di ricognizioni in due zone distinte: la Valle di Ilhara e l’area del Comune di Avcilar con la valle di Goreme (che significa valle nascosta). Nel complesso saranno esaminate ben 70 chiese, comprese nell’arco temporale tra il VI e il XII secolo, aventi una gran varietà di forme architettoniche e ricche di preziosi affreschi. Molte delle chiese fanno parte di complessi monastici, altre sono isolate quali romitori. In particolare saranno esaminati e studiati le forme architettoniche, campo ancora poco approfondito, con le connessioni ai pannelli affrescati siti nelle chiese, così da poter fare appropriati raffronti con le chiese rupestri della Puglia e della Basilicata. I Comuni di Massafra e di Palagianello hanno dato il gagliardetto dei rispettivi enti che sarà consegnato al Sindaco di Nevsheir, città capoluogo della provincia di Cappadocia, in segno di amicizia e di comunanza di storia e di cultura. Continua la lettura di Missione Cappadocia
Escursione di studio – San Simeone a Famosa, Massafra
Dopo quella di domenica scorsa, l’Archeogruppo organizza per domenica prossima, 17 luglio 2011, un’escursione di studio presso il sito di San Simeone a Famosa. L’appuntamento per il raduno è alle ore 9:00 in Piazza Garibaldi a Massafra. Raggiungeremo il sito con mezzi propri, chi non ha a disposizione un’automobile, troverà sicuramente posto su chi verrà automunito. Vi consiglio di portare con voi guanti da lavoro, buste di plastica, scarpe comode e… qualsiasi attrezzo adatto allo scopo di pulizia, diserbo manuale, ecc. Inoltre, macchine fotografiche, da ripresa e taccuini per la documentazione delle operazioni saranno sicuramente utili!
San Simeone in contrada Famosa è la più occidentale delle chiese rupestri di Massafra, a confine con Mottola. Ubicata nel canale di S. Lorenzo ha pianta trapezoidale (m. 4,95 a Ovest, m.6,50 a Est) con sul fondo due nicchie a fondo piano, in funzione di absidi. L’abside a sinistra ripropone la raffigurazione consueta della Deesis. I dipinti parietali più antichi (XII-XIII sec.) hanno iscrizioni in greco, quelli posteriori (XIV sec.) in latino. Nel loro complesso gli affreschi descrivono il mistero della incarnazione di Cristo. Per l’Antico Testamento, si parte dalla profezia di Isaia (la Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio che sarà chiamato l’Emmanuele, il Dio con noi): è raffigurato infatti un infante in veste di Emmanuel. Si passa quindi al sacrificio di Isacco. Per il Nuovo Testamento i temi sono: l’Annunciazione di Maria, il battesimo di Gesù, l’ultima cena, la deposizione dalla croce. Maestosa la rappresentazione dell’Arcangelo Michele in veste di Archistratigos. Purtroppo la cripta è stata visitata da ladri che hanno trafugato alcuni dipinti. Uno di questi, la Vergine della Deesis, recuperato dai Carabinieri si trova ora murato su una colonna della Chiesa Nuova.
Escursione di studio – San Simine a Pantaleo, Massafra
L’Archeogruppo organizza per domenica prossima, 10 luglio 2011, un’escursione di studio presso il sito di San Simine a Pantaleo. L’appuntamento per il raduno è alle ore 9:00 in Piazza Garibaldi a Massafra. Questa escursione, come le prossime che metteremo in calendario, non sarà solo una gita turistica ma soprattutto sarà un’occasione di studio dei siti. Tali escursioni inoltre saranno utili a rendere accessibili i siti visitati attraverso una pulizia (diserbo manuale, potatura macchia e cespugli, raccolta plastica, lattine, ecc.) necessaria sia a restituire dignità al monumento sia a darci la possibilità di riappropriarci delle emergenze storiche architettoniche e artistiche del nostro territorio. Raggiungeremo il sito con mezzi propri, chi non ha a disposizione un’automobile, troverà sicuramente posto su chi verrà automunito. Vi consiglio di portare con voi guanti da lavoro, buste di plastica, scarpe comode e… qualsiasi attrezzo adatto allo scopo. Inoltre, macchine fotografiche, da ripresa e taccuini per la documentazione delle operazioni saranno sicuramente utili!
L’insediamento rupestre si trova a mezza costa di un’aspra collina, ricca di profondi solchi carsici di struggente bellezza paesaggistica. Alla chiesa rupestre di S. Simine si accede attraverso due aperture (peraltro non visibili dal basso perchè nascoste da alberi di pino), di cui una sormontata da lunetta a semicerchio. Ha aula quasi quadrata (6 m x 6 circa). La parete Nord presenta tre nicchie: due laterali a fondo piano, quella centrale a calotta absidale. Nelle due nicchie laterali ci sono affreschi molto deterorati ma ancora leggibili. Nella parete a Est si apre l’iconostasi (interamente scavata nella roccia) che introduce nell’area del bema, ove sul fondo vi è un’abside a calotta con altare cosidetto alla latina, affiancato da due nicchie laterali sulla pareti Nord e Sud e banchi risparmiati con funzione di sedili. Quasi al centro dell’aula vi un pozzetto per derrate, frutto di riuso dell’invaso. La chiesetta comunica a Sud-Ovest, attraverso una bassa apertura, con un piccolo vano in funzione di cella eremitica che presenta ancora un banco risparmiato probabile letto di chi aveva la cura della cappella. L’invaso rupestre è stato scavato probabilmente in due tempi. In origine la chiesa aveva pianta quadrata con orientamento Nord-Sud. Dopo l’XI secolo, per mutati canoni liturgici, fu scavata l’iconostasi a Est per darle l’orientamento a Est (dove c’è Cristo-Luce “sole che sorge dall’alto”). Ulteriori ragguagli saranno forniti durate la visita. Le chiese rupestri pugliesi che presentano l’iconostasi come S. Simine, sono poco più di una decina.
Bibliografia: p. Luigi Abatangelo, o.f.m., Chiese cripte e affreschi italo bizantini di Massafra, Taranto 1966; Caprara-Crescenzi- Scalzo, Il Territorio Nord del Comune di Massafra, Massafra 1983.