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Tesseramento Archeogruppo “E. Jacovelli” 2014

archeogruppo_TESSERAMENTO_web_1L’Archeogruppo “E. Jacovelli”, in occasione del tesseramento soci per l’anno 2014 che si terrà nelle giornate del 31 gennaio e del 1 febbraio p.v., organizza due incontri con l’Autore:

il 31 Gennaio sarà presentato il nuovo libro del prof. Roberto Caprara, Vita di Ulisse – Grandezza dell’Età eroica e miseria dei nostri tempi*, Schena Editore;

il 1 Febbraio sarà inoltre presentato il libro di Eleonora Rosa, Riccardo Senescalco e i primi Normanni di Puglia**, Scorpione Editrice.

Entrambi gli eventi culturali si svolgeranno presso la Galleria Commerciale, Piazza Vittorio Emanuele, Massafra, dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

In concomitanza con le presentazioni dei libri, sarà possibile tesserarsi presso il banchetto Continua la lettura di Tesseramento Archeogruppo “E. Jacovelli” 2014

Un giudicato longobardo del 970 in Terra d’Otranto

“Un giudicato longobardo del 970 in Terra d’Otranto” è il titolo del saggio di Giulio Mastrangelo (Cultore della materia presso la Cattedra di Storia del Diritto Italiano, Diritto Comune e Storia delle Codificazioni Moderne della II Facoltà di Giurisprudenza di Taranto – Università degli studi di Bari “Aldo Moro” dal 2009) pubblicato negli Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto (Anno IV, ed. Cacucci 2011).

Il saggio (scaricabile e consultabile gratuitamente qui) è corredato da una splendida foto della pergamena, conservata nell’Archivio di Montecassino, su cui è scritto il documento, una delle fonti più interessanti per lo studio del diritto longobardo in Puglia durante l’Alto Medioevo. Già trascritto dal Carabellese (1905) e dal Gallo (1914), il prezioso documento, redatto in Castello Massafra nel novembre dell’anno 970, viene fatto oggetto di una nuova e più puntuale trascrizione e, soprattutto, di uno studio storico giuridico approfondito.

Pur se emesso nel nome degli imperatori bizantini Giovanni Zimisce, Basilio e Costantino (che governavano in quel tempo) e pur se il gastaldo è un greco, tale Trifilio, il giudicato è da ricondurre, sia per il lessico usato sia per gli istituti richiamati, all’Editto di Rotari e dunque al diritto – in particolare al processo – longobardo. La cosa non deve meravigliare. Sappiamo infatti che il diritto longobardo aveva messo così profonde radici in Puglia che costituiva diritto vigente anche sotto il dominio bizantino. Quando nel 967 i Bizantini riconquistano Taranto, invece di imporre il loro diritto e la loro lingua,  prendono atto della realtà e si adattano al diritto vivente; invece di cambiarlo, traducono in greco la raccolta di leggi longobarde, ad uso dei funzionari imperiali inviati nelle nostre province ad amministrare la giustizia. Lo dimostra il Cod. Parigino greco 1384, in cui è compresa la traduzione di parte dell’Editto di Rotari, per il quale si è ipotizzato che sia stato composto «nei dintorni di Taranto, o addirittura nella stessa città di Taranto».

Dopo aver tratteggiato l’evoluzione del processo longobardo (dalla faida al processo) e della potestà giudiziaria (prima appannaggio esclusivo dell’assemblea degli uomini armati [arimanni/exercitales] e quindi di esclusiva titolarità del re che l’attribuiva alla curia regis e, a cascata, ai duchi, ai gastaldi e/o actores regii e agli sculdasci), si illustrano le funzioni amministrative e giurisdizionali affidate dalla legge ai gastaldi che, sia in Puglia che a Taranto, nelle scarse fonti sono attestati in diplomi del 747 e del 774 nonchè in atti privati di IX e X sec.. Entrando nel vivo della vicenda processuale, Continua la lettura di Un giudicato longobardo del 970 in Terra d’Otranto

L’Archeogruppo al 3° Convegno Nazionale “Le presenze Longobarde nelle regioni d’Italia”

La Federarcheo (Gruppi Archeologici d’Italia), il Gruppo Archeologico “Noukria” di Nocera Umbra (PG), il Gruppo Archeologico Appennino Umbro Marchigiano di Sassoferrato (AN), la Società Friulana di Archeologia onlus di Udine e l’Università degli Studi di Perugia, in occasione delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata (VIII edizione), organizzano il 3° Convegno Nazionale sul tema “Le presenze Longobarde nelle regioni d’Italia” che si svolgerà a Nocera Umbra (PG) nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 ottobre 2011. L’Archeogruppo sarà presente al convegno nella persona di Giulio Mastrangelo che interverrà alle ore 11.30 di domenica 9 ottobre con la relazione “Un giudicato longobardo del 970 in Terra d’Otranto”. Lo scopo del convegno è quello di mettere in evidenza quello che ogni insediamento longobardo ha lasciato in Italia nei singoli territori occupati. L’obiettivo comune è stato identificato nel raccogliere, durante il loro periodo di permanenza in Italia, quante più notizie, informazioni e testimonianze possibili. Si tratta di ricercare tutte le realtà, anche quelle minori, della loro esistenza, di recuperare frammenti di vita attraverso le testimonianze architettoniche, documentali, iconografiche, religiose, epigrafiche, monetali, toponomastiche, legate alla storia dei singoli luoghi e dei nomi, alle tradizioni, che siano sopravvissute fino ad oggi, non trascurando anche aspetti che potrebbero sembrare marginali, ma che potrebbero invece identificarsi quali “fossili guida“. Tutti siete invitati a partecipare! Qui potete scaricare il programma del convegno.

Presentazione del volume “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde e negli usi matrimoniali in Terra d’Otranto” – di Giulio Mastrangelo

L’Archeogruppo “E. Jacovelli” onlus organizza una serie di incontri di presentazione del nuovo volume di Giulio Mastrangelo, “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde e negli usi matrimoniali in Terra d’Otranto” (Ed. Dellisanti). Si inizierà sabato 18 giugno a Palagianello, per continuare lunedì 20 giugno a Massafra e concludere martedì 21 giugno a Mottola. Tutti sono invitati a partecipare! Qui di seguito i dettagli delle singole serate:

Lunedì 20 giugno 2011, ore 19:30 – Teatro Comunale di Massafra, in collaborazione con l’Associazione “La Toga” e con il patrocinio del Comune di Massafra e della Consulta delle Associazioni di Massafra. Saluti: Antonio Dellisanti, Editore; Avv. Maria Rosaria Guglielmi, Presidente Associazione “La Toga”; Dott. Emmanuele La Tanza, Presidente Consulta delle Associazioni; Relatori: Prof. Francesco Mastroberti, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Prof. Roberto Caprara, Archeologo e storico delle architetture rupestri; Coordina: Antonio Caprara, Presidente Archeogruppo “E. Jacovelli” onlus.

Martedì 21 giugno 2011, ore 19:30 – Laboratorio “The Factory” (ex caserma dei Carabinieri) – Mottola, in collaborazione con l’Associazione “La Toga” e con il patrocinio del Comune di Mottola. Saluti: Avv. Giovanni Quero, Sindaco del Comune di Mottola; Dott. Giuseppe Carucci, Assessore Comunale alla Cultura; Relatori: Prof. Francesco Mastroberti, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Prof. Roberto Caprara, Archeologo e storico delle architetture rupestri; Coordina: Antonio Dellisanti, Editore.

Giovedì 23 giugno 2011, ore 19:00 – Sala Consiliare del Comune di Palagianello, in collaborazione con il Museo del Territorio di Palagianello e l’Associazione “La Toga” e con il patrocinio del Comune di Palagianello. Saluti: Prof. Michele Labalestra, Sindaco del Comune di Palagianello; Dott. Giuseppe Antonicelli, Assessore Comunale alla Cultura; Relatore: Prof. Roberto Caprara, Archeologo e storico delle architetture rupestri; Coordina: Prof. Domenico Caragnano, Direttore Museo del Territorio Palagianello.

La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde e negli usi matrimoniali in Terra d’Otranto – di Giulio Mastrangelo

Giulio Mastrangelo, Past President dell’Archeogruppo e cultore di Storia del Diritto Italiano presso l’Università degli Studi di Bari – II Facoltà di Giurisprudenza di Taranto, ha stampato presso Dellisanti Editore la sua opera prima dal titolo: “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde e negli usi matrimoniali in Terra d’Otranto”. L’Autore traccia, attraverso i testi normativi dei re longobardi e i protocolli notarili di Massafra e Mottola, la lunga storia della emancipazione della donna tra Medioevo ed Età Moderna che, da essere “oggetto” senza capacità di agire, sottoposta al “mundio” del padre o di altro parente maschio, diventa, infine, soggetto di diritti, capace di possedere, di acquistare e di vendere,beneficiaria di una quota di tutti i beni del marito alla morte di quest’ultimo. Questo libro si segnala per la pubblicazione in appendice di 21 documenti (di cui 15 inediti) che vanno dal 774 al 1810, attraverso la lettura dei quali è possibile constatare come la nostra Terra abbia conservato gelosamente, per lo spazio di oltre mille anni, istituti giuridici e usi e consuetudini matrimoniali di origine longobarda. L’opera si apre con la dotta introduzione del prof. Francesco Mastroberti, docente dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nonché Direttore del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture. Consta di 96 pagine di testo e 16 di illustrazioni a colori fuori testo. A tutti i soci dell’Archeogruppo sarà venduto a prezzo scontato.

Scarica qui l’indice del volume e la recensione del prof. Roberto Caprara
Per informazioni: giuliomastrangelo@libero.it / info@archeogruppo.it

I Longobardi in Puglia e a Taranto

di Giulio Mastrangelo

I Longobardi sono arrivati in Puglia in diverse ondate, a distanza di alcuni decenni dall’inizio della campagna d’Italia (a. 568). La singolarità sta nel fatto che essi, non essendo gente di mare e non disponendo di una flotta, non hanno conquistato tutta l’Italia ma prevalentemente le zone interne e di montagna, non riuscendo a difendere con efficacia le città della costa. La coesistenza di parti assoggettate ai Longobardi e di parti rimaste in dominio del Bizantini offre nella storia del diritto un fenomeno degno di nota. I monumenti che ci hanno lasciato i Longobardi non consistono in castelli, palazzi o chiese (anche se ce ne sono di notevoli anche in epoca longobarda) ma riguardano eminentemente il Diritto. Anche i Bizantini quando riconquistano Taranto nel 967-8, si arrendono alla forza e alla radicale diffusione delle norme longobarde e, invece, di cambiarle, traducono in greco le raccolte delle leggi longobarde ad uso dei funzionari mandati qui ad amministrare la giustizia. Continua la lettura di I Longobardi in Puglia e a Taranto