Pubblichiamo qui di seguito la relazione della dott.ssa Angela Convenuto, Direttore dei lavori di restauro dei dipinti murali del Santuario Madonna della Scala. Questa relazione ci è stata inviata via mail oggi dal dott. Fabrizio Vona, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, con preghiera di diffusione in risposta al nostro esposto del 20.11.2010.
MASSAFRA (TA) – Santuario Madonna della Scala. Affresco raffigurante “Madonna con Bambino” / Relazione – L’affresco è ubicato sulla parete di fondo del presbiterio all’interno di una nicchia con cornice in marmo di epoca settecentesca, posta al di sopra dell’altare maggiore in marmi barocchi. L’attuale ubicazione del dipinto, realizzato per un ambiente rupestre, è esito di un distacco in un unico blocco, insieme al supporto lapideo, realizzato probabilmente nel XVIII secolo. Il pregevole dipinto murale è stato interessato da un intervento di restauro (con finanziamenti 2004 -2006) preceduto da un attento esame ravvicinato dell’opera, che evidenziava gravi problematiche di degrado della superficie pittorica. Si presentavano rigonfiamenti di intonaco, circoscritti alla veste del Bambino, tipologia di degrado piuttosto grave e preoccupante vista la copiosa stesura su tutta la superficie di consolidante acrilico (paraloid B72), che rendeva l’affresco assolutamente impermeabile e pertanto non traspirante. Inoltre i bordi dell’affresco, fatta eccezione per il lato sinistro, erano stuccati con malte talvolta debordanti sullo stesso. La superficie policroma era interessata da ridipinture, porporina e numerose stuccature, alcune delle quali erano state realizzate con stucco contenente gesso, altre realizzate con malta a base di calce e inerte dalla grana grossa. All’interno delle stuccature vi erano chiodi e in alcuni casi viti a espansione per l’applicazione delle corone votive. Gli esami diagnostici effettuati preliminarmente hanno chiarito le tecniche di esecuzione, i pigmenti usati, i materiali sovrammessi, in particolare, come si è accennato, il consolidante di natura acrilica sulle policromie, in elevatissima concentrazione, e le diffuse stesure di porporina sulle aureole di oro in foglia. L’intervento di restauro è consistito nella rimozione del consolidante acrilico presente e nel consolidamento dei rigonfiamenti dell’intonaco. La rimozione degli strati di paraloid, effettuata a fini essenzialmente conservativi, ha determinato di conseguenza anche la eliminazioni delle integrazioni recenti. L’affresco risultata anche visibilmente sbiancato a causa della riemersione dei sali evidentemente presenti nelle murature. A conclusione dell’intervento conservativo si provvederà ad un nuovo ripristino estetico del manufatto, anche in considerazione del suo particolare valore devozionale.
Dott.ssa Angela Convenuto