Scritti in memoria di Nicola Andreace

scritti-in-memoria-di-nicola-andreace-1Lunedì 9 giugno 2014, presso il convento di San Benedetto, si è tenuta la presentazione del volume Scritti in memoria di Nicola Andreace curato dall’Archeogruppo “E. Jacovelli” (Per non dimenticare il prof. Nicola Andreace).

La serata, introdotta dai saluti della presidentessa Maria Renzelo, è stata caratterizzata da interventi volti a mettere in risalto l’opera e la persona di Andreace.

Il professor Roberto Caprara ed il dottor Gianni Jacovelli hanno rievocato i cari, i luoghi e le vicende dell’infanzia prima e dell’età adulta poi, con riferimento : agli incontri nelle vie dell’antica Massafra ed in Villa; al periodo trascorso a Bari per gli studi;

all’attività svolta per la mostra “Lucerna d’Argento” (che col tempo acquistò sempre più valore); alla fondazione dello stesso Archeogruppo e del Palio della Mezzaluna; all’apporto dato al carnevale che assunse una connotazione culturale oltre che goliardica grazie ai suoi manifesti ed alla creazione grafica de “Lu Pagghiùsë” (una delle due maschere ufficiali); alla cura grafica del Dizionario del dialetto massafrese; ai colloqui presso l’edicola di Pasquale e Gianni Mastroleo, come in una sorta di cafè viennese.

Loris Rossi ha accennato alla loro collaborazione per l’organizzazione di importanti manifestazioni quali : la mostra sulla storia di Massafra nei primi anni del 900, per la quale fu prodotto il libro La pietra della fame; la mostra sul carnevale nel 1982 allestita presso la Società Operaia e la sede di allora del partito socialista; la mostra fotografica sulla Civiltà Rupestre il cui catalogo fu curato per i testi dal professor don Cosimo Damiano Fonseca; il recupero del bassorilievo realizzato per il Centenario dell’Unità d’Italia ed oggi presente nella scuola media “Niccolò Andria”; la pubblicazione dei volumi Linguaggio grafico e comunicazione, Immagini perdute/immagini ritrovate e Tracce speculari; il progetto della realizzazione del catalogo dell’immensa produzione di Andreace (che, interrotto per la sopravvenuta malattia, è auspicabile trovi concreta realizzazione).

Ha poi preso la parola Nino Bellinvia, presidente del Circolo Filatelico e Numismatico “A. Rospo”, il quale ha testimoniato come proprio Andreace sia stato l’autore del primo annullo di Massafra, dedicato al “II Centenario del Patrocinio della Madonna della Scala” del 1976, seguito poi da molti altri, tra cui : “Sud è bello”; “La Processione dei Misteri”; “Il Decennale del Circolo Filatelico e Numismatico”; “Il 250° anniversario della nascita di Niccolò Andria”; “Il Giubileo del 2000”; vari del “Carnevale”, del “Natale nel Centro Storico” e della “Giornata della Filatelia”; per terminare con quello relativo al “150° anniversario della Società Operaia” (che ne richiama lo stemma da lui stesso creato).

Successivamente il dott. Egidio Fedele ha mostrato una breve e recente ripresa, realizzata da Pasquale Mastroleo, in cui Andreace sorridendo saluta i suoi amici con un <<ciao, ci vediamo>> e d’altro canto tutti gli interventi che si sono succeduti sono stati improntati sull’uso del tempo verbale presente, a voler sancire ancora la sua presenza.

In conclusione, la consorte di Andreace, la sig.ra Angela Resta, con la voce leggermente incerta per la commozione ha voluto ringraziare per l’affetto e la vicinanza dimostrati a lei ed a suo marito.

Nicola Andreace non è stato solo pittore e grafico, ma anche scultore, letterato e poeta, come dimostra la poesia On’ accise n’arvele d’alije riproposta nel volume e che egli compose per uno dei concorsi di poesia dialettale organizzati dalla Società Operaia. La sua opera è fondamentale perché egli è stato attento interprete della realtà meridionale, e di Massafra in particolare, idealizzandola ed al contempo riuscendo a coglierne i travagli e le evoluzioni. Il frequente uso di colori caldi, i colori della terra e del sole, e di elementi architettonici della Tebaide d’Italia testimonia in maniera concreta l’amore ed il rispetto per la nostra, la sua, città, e ciò non è stato un ostacolo perché egli fosse apprezzato non solo a livello locale ma altresì a livello nazionale ed estero.

Nicola Fabio Assi

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