Un nutrito gruppo di soci dell’Archeogruppo “E. Jacovelli” di Massafra e di altri studiosi si appresta a partire per una missione di ricerca e studio nella regione della Cappadocia, in Turchia, famosa per la presenza di una miriade di insediamenti e chiese rupestri scavate nei fianchi dei coni d’erosione detti romanticamente “coni delle fate”. La missione fa parte integrante del progetto “Cultural Rupestrian Heritage in the Circum-Mediterranean Area Common Identity, New Perspective”, cofinanziato dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea, eseguito già in parte coi due Convegni internazionali tenuti a Massafra nel mese di Ottobre del 2010 e nel mese di maggio del 2011 a cui hanno partecipato i partner del Progetto e cioè l’Università di Firenze per l’Italia, il Politecnico di Valencia per la Spagna, l’Ecole Nationale Superieure d’architecture Paris La Vallette per la Francia, il National and Kapodistrian University of Athens per la Grecia nonché Kadir Has University Istanbul per la Turchia, nonché numerosi ricercatori di ben 10 Università italiane e di una ventina di Enti e Fondazioni sia italiane che straniere. La missione, col coordinamento storico di Roberto Caprara e con l’organizzazione di Giulio Mastrangelo, sarà guidata sotto il profilo scientifico da Franco dell’Aquila, esperto dell’architettura dell’habitat rupestre, con la partecipazione di Domenico Caragnano, esperto degli affreschi delle chiese rupestri, anche nella veste di Direttore del Museo del Territorio di Palagianello, di Pino Fazio, esponente della Società Friulana di archeologia, da Beniamino Polimeni dell’Università del Mediterraneo, dal fotografo Umberto Ricci, uno dei soci fondatori dell’Archeogruppo, e dallo speleologo Antonio Laselva di Santeramo in Colle. Tutti con una grande esperienza di ricerche sugli insediamenti rupestri.
Nel programma della missione in Cappadocia è prevista una serie di ricognizioni in due zone distinte: la Valle di Ilhara e l’area del Comune di Avcilar con la valle di Goreme (che significa valle nascosta). Nel complesso saranno esaminate ben 70 chiese, comprese nell’arco temporale tra il VI e il XII secolo, aventi una gran varietà di forme architettoniche e ricche di preziosi affreschi. Molte delle chiese fanno parte di complessi monastici, altre sono isolate quali romitori. In particolare saranno esaminati e studiati le forme architettoniche, campo ancora poco approfondito, con le connessioni ai pannelli affrescati siti nelle chiese, così da poter fare appropriati raffronti con le chiese rupestri della Puglia e della Basilicata. I Comuni di Massafra e di Palagianello hanno dato il gagliardetto dei rispettivi enti che sarà consegnato al Sindaco di Nevsheir, città capoluogo della provincia di Cappadocia, in segno di amicizia e di comunanza di storia e di cultura. La Kikau Spa ha messo a disposizione dell’Archeogruppo le copie di alcune pubblicazioni sul patrimonio rupestre, dalla stessa stampate, che saranno distribuite a personalità istituzionali e culturali della Cappadocia; anche la coop. Nuova Hellas e la Proloco di Massafra sponsorizzano la missione mettendo a disposizione materiale divulgativo da distribuire agli interlocutori turchi. Il programma del Cultural Rupestrian Heritage vedrà, infine, la partecipazione di alcuni componenti dell’Archeogruppo di Massafra al Convegno Internazionale organizzato dall’Università di Istanbul che si svolgerà dal 15 al 25 settembre nell’antica città di Costantinopoli, oggi Istanbul. Sugli sviluppi della missione e sugli altri appuntamenti del progetto “Cultural Rupestrian Heritage in the Circum-Mediterranean Area Common Identity, New Perspective” faranno seguito altre note informative.