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Assemblea dell’associazione culturale Terra di Puglia, Chiesa di San Toma – Massafra 10/10/2009

di Giulio Mastrangelo

Cari Presidente e soci tutti,

nel ringraziarvi per il gradito invito, voglio dirvi che per me è un onore essere socio onorario di Terra di Puglia, pur rivendicando la mia appartenenza all’Archeogruppo e al GAL delle Gravine. Terra di Puglia e l’Archeogruppo sono associazioni culturali molto simili, anche se i loro fini statutari non coincidono. Terra di Puglia, come ho detto più volte, cerca di occupare – e lo fa egregiamente – lo spazio organizzativo che era della vecchia e gloriosa Pro Loco, che oggi a Massafra manca del tutto. Insieme abbiamo agito per consigliare e mettere in guardia chi – purtroppo – con troppa superficialità si accingeva a “restaurare” le nostre chiese rupestri. Non siamo stati ascoltati e le conseguenze sono ben note. Di fronte al macello che hanno combinato ce ne dovevamo stare zitti? Sarebbe stata la soluzione più facile. Dio solo sa quanto avrei preferito tessere le lodi dei restauratori ed elogiare chi amministra la cosa pubblica, piuttosto che scrivere con sofferenza quella lettera. Non siamo animati né da sete di condanna né da sete di vendetta. Vogliamo solo che si prenda coscienza degli errori commessi e non si continui a percorrere una strada sbagliata foriera di altri danni al patrimonio rupestre. Ci chiediamo fino a quando Santa Lucia resterà chiusa (in eterno?). Abbiamo anche agito insieme per la messa in sicurezza della grotta messapica di Corvo la cui iscrizione rischiava di essere distrutta. C’è un grande campo di azioni che non ha senso fare da soli, dove occorre essere in tanti. Continua la lettura di Assemblea dell’associazione culturale Terra di Puglia, Chiesa di San Toma – Massafra 10/10/2009

Gli usi civici a Massafra e Martina Franca, Giulio Mastrangelo

Questo intervento si occuperà delle vicende storiche relative agli usi civici sino alla emanazione della legge 6 agosto 1806, con cui fu formalmente abolita la feudalità, e alle pronunce della Suprema Commissione feudale che interessano sia Massafra che Martina.

Per le complesse questioni ancora aperte relative agli usi civici di Martina Franca rimando i cortesi ascoltatori ai pregevoli studi di M. Ancona (recenti vicende degli usi civici a Martina Franca, in R/UdP 1990 ) e di G. Liuzzi (la mappa topografica di Martina del 1787 e la secolare questione dei demani, in R/UdP 2008) .

Territorio, demani e usi civici nel regno di Napoli

Grazie alle civiltà succedutesi e sedimentatesi nel corso di millenni nel Regno di Napoli, nella nostra provincia vigeva una concezione di ‘territorio divergente rispetto a quella dominante in altri Stati.

Da noi la terra apparteneva alla Nazione (e non al re) in quanto era destinata funzionalmente a soddisfare le primarie esigenze di vita, cioè essenzialmente i bisogni agroalimentari, dei suoi abitanti[1]. Alla demanialità della terra erano connaturati i diritti di uso civico, grazie ai quali ogni cittadino, per il solo fatto di essere nativo di quel luogo,  poteva pascolare, acquare e far legna gratis sui terreni demaniali aperti. Continua la lettura di Gli usi civici a Massafra e Martina Franca, Giulio Mastrangelo

Tesseramento 2009-2010

Sabato sera, 3 ottobre 2009, alle ore 18.30 l’Archeogruppo “E. Jacovelli” si è riunito nei locali della propria sede di Massafra per un incontro dedicato al tesseramento e all’apertura dell’anno sociale 2009-2010. Insieme ai soci di vecchia data che hanno rinnovato la loro adesione, quest’anno vi è stata una larga partecipazione di nuovi e giovani soci che per la prima volta si sono avvicinati all’Archeogruppo. La serata è stata introdotta dal Presidente in carica, Attilio Caprara, che ha illustrato le iniziative che l’Archeogruppo di Massafra ha messo in atto negli ultimi anni: oltre alle numerose pubblicazioni, frutto di studi e ricerche dei soci ma anche di studiosi esterni, che hanno permesso di allargare l’orizzonte associativo anche oltre il territorio massafrese, sono state citate alcune tra le più importanti battaglie portate avanti dall’Archeogruppo, ultima in ordine di tempo, l’anno scorso, in difesa delle chiese rupestri, nelle quali si stava intervenendo senza metodo e senza ricerche preventive, ad opera di inesperti – i lavori, infatti, furono sospesi. Continua la lettura di Tesseramento 2009-2010

XIII Giornate Nazionali di Studio sul Vetro – Trieste 30/05/2009, Piran (SLO) 31/05/2009

I VETRI NELLA RICERCA ARCHEOLOGICA DEGLI ULTIMI TRENT’ANNI IN PUGLIA E BASILICATA – Intervento di Roberto Caprara

Non ricca e relativamente recente è, in Puglia e Basilicata, la produzione scientifica sui vetri provenienti da scavi archeologici, tanto che possiamo considerare come incunaboli due contributi usciti contemporaneamente poco più di quarant’anni fa.

Il primo (Harden 1966) tratta di frammenti provenienti da ricognizioni di superficie o piccoli saggi di scavo, aperti in area foggiana presso insediamenti abbandonati, come Castel Fiorentino, Motta della Regina, Petrulla, Salpi e datati fra XII e XIII secolo, per confronto con reperti di Corinto rinvenuti nello scavo delle fabbriche di vetro sull’Agorà distrutte, ma forse non completamente, dai Normanni nel 1147.

Il secondo (Whitehouse 1966), parla di frammenti vitrei rinvenuti sotto la Cavallerizza di Federico II, nel Castello di Lucera, messi in relazione con la figura dell’Imperatore. Si tratta di un’ottantina di reperti cavi e di molti reperti di lastre da finestra di colore e forme diverse. Fra i vetri cavi si annoverano esemplari dorati e smaltati, provenienti dal mondo islamico e dal Regno latino di Gerusalemme datati fra il 1260 e il 1290, ma soprattutto frammenti di bicchieri dal corpo troncoconico decorato da bugne in rilievo e “a chiocciola” e di altri oggetti di vetro incolore  (fig. 1) che l’Autore giudica di fabbricazione locale. Puntualizzazioni recenti su questi materiali sono in Bertelli 1990b.

Citeremo ora materiali di vecchi scavi rimasti inediti che ci paiono interessanti.

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