Al Convegno del “Luglio Longobardo 2015” di Nocera Umbra successo dell’avv. Giulio Mastrangelo con la sua relazione “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde”

Si parla ancora dell’importante manifestazione storico-rievocativa sull’Età Longobarda, “Luglio Longobardo 2015” ospitata nei giorni 11 e 12 luglio presso Museo Archeologico, Torre Civica e nell’antico borgo di Nocera Umbra (PG). Nel corso di un convegno di approfondimento dedicato alla donna longobarda nei suoi molteplici aspetti (il tema di quest’anno “La donna longobarda tra storia, mito e leggenda” è stato introdotto e discusso dalla storica e coordinatrice Elena Percivaldi) che ha introdotto l’avv. Giulio Mastrangelo (Università degli Studi di Bari – Lecce) che ha trattato “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde”. Dopo di lui è intervenuto il dott. Valter Bernardini (Museo di Fabriano) sul tema “La donna longobarda nell’arte”.

Ci soffermiamo, comunque sull’apprezzato intervento dell’avv. Giulio Mastrangelo che ha ricevuto tante congratulazioni per la sua relazione tratta dal suo stesso libro, considerato l’unico del genere, “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde e negli usi matrimoniali in Terra d’Otranto” (Antonio Dellisanti Editore), che è stato recensito, tra l’altro, sulla prestigiosa rivista Studi Medievali edita dalla Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto. Nella sua interessante recensione, Stefano Del Lungo ha fra l’altro scritto che la bibliografia disponibile sulla condizione, giuridica o quotidiana, della donna nel passato, è particolarmente nutrita e variegata ma che diviene meno facile da reperire quando si voglia restringere il campo di osservazione e analisi a una singola comunità, o a un territorio ben delimitato. Ed elogia quindi il meritorio lavoro di ricerca di Giulio Mastrangelo con lo spoglio delle fonti legislative longobarde, per recuperare e mettere insieme la quantità di passaggi sparsi nei quali si faccia riferimento alla donna, nelle diverse situazioni che la possano vedere parte in causa, vittima o artefice di azioni specifiche (La rottura degli sponsali; gli effetti dell’attività criminosa del marito nei confronti della moglie; la condizione di vedova).

Evidenziata anche l’approfondita ricerca svolta da Mastrangelo nell’Archivio di Stato di Taranto e nell’Archivio Capitolare di Massafra, con il recupero e l’edizione di documenti inediti (in tutto 15, dal 1600 al 1810), testimonianti la persistenza a lungo degli istituti giuridici longobardi accanto a quelli romani e normanni, e allo sforzo di trovare un collegamento fra comportamenti individuali, regole sociali e organizzazione della vita materiale.

Questo e tanto altro nell’interessante volumetto che costituisce nell’insieme una ricerca interessante e meritevole di essere proseguita.

Chi desidera leggere la completa recensione di Stefano Del Lungo sulla rivista Studi Medievali edita dalla Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto (p. 450-1) può ottenerla in pdf facendone richiesta a: Giulio Mastrangelo – e-mail: giuliomastrangelo@libero.it

Da ricordare, inoltre, che il volume è già stato presentato con grande successo in varie località dall’archeologo e storico dell’architettura rupestre prof. Roberto Caprara (già docente di Archeologia Medioevale nell’Università di Sassari).

Giulio Mastrangelo, lo ricordiamo ai lettori, è anche particolarmente noto per la vasta bibliografia di articoli di storia generale e del diritto. Tra i tanti ricordiamo: “Contributo sull’origine dei pozzi di uso pubblico: vicende e primo censimento dei pozzi e delle cisterne “universali” del territorio di Massafra” (Archeogruppo 4, Massafra 1997) e  “Brevi note storiche sul Castello, il fossato, le mura medievali, i molini baronali e la chiesa di S. Toma a Massafra” (Archeogruppo 5, Massafra 2002, pp. 59-82). Ricercato inoltre il suo interessante volume “La cartografia di Pietro De Marino e la questione confinaria fra Taranto e Massafra”.

Nella doppia foto: la copertina del libro “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde e negli usi matrimoniali in Terra d’Otranto”; l’autore Giulio Mastrangelo.
(Nino Bellinvia)

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